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Gran Loggia di Francia - Fuga di notizie PDF Stampa E-mail
Giovedì 05 Maggio 2016 08:54

alt Anche la banca dati della Gran Loggia di Francia è stata violata da hackers, I quali hanno sottratto e diffuso dati personali dei membri e divulgato migliaia di documenti riservati.

Evidentemente neanche le istituzioni massoniche sono al riparo da volontà occulte che vogliono destabilizzare l’armonia delle nazioni con azioni di terrorismo informatico. E qui si innesta, anche per noi in Italia, il problema della sicurezza e della riservatezza. Le vigenti leggi impongono alle istituzioni massoniche la conservazione oculata dei dati sensibili e la loro gestione in piena assonanza con la legge sulla Privacy. Le Gran Segreterie hanno, nei loro archivi, la tranquillità e la serenità dei propri iscritti. La Massoneria non è segreta, ma è riservata e, secondo la tradizione massonica, è colpa grave parlare dell’appartenenza di un fratello alla Libera Muratoria. Noi siamo favorevoli ad una corretta comunicazione con i Media. Una comunicazione che preveda la notorietà dei Vertici delle Istituzioni, i quali hanno il diritto/dovere di far conoscere i principi della Massoneria. Dopo la problematica della P2, l’opinione pubblica ed i Media hanno iniziato una campagna diffamatoria che ancora è presente. Le varie Obbedienze non hanno reagito; anzi si sono chiuse in un colpevole silenzio, dando adito a colpevolezze inesistenti. È nostra opinione che, nella riservatezza che ci è consona, le Obbedienze ed i loro Vertici debbano essere visibili e garanti di una cristallinità che è propria del Massone. Essere riservati non significa essere segreti od agire disonestamente. Riservati significa essere fieri del proprio status di massoni ed iniziati e garanti e propugnatori, con discrezione e modestia, degli alti valori dell’Uomo.

 

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