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Orgoglio di Appartenenza PDF Print E-mail
Saturday, 01 October 2016 20:45

La Commissione Antimafia, con molto “tatto”, sta interrogando alcuni vertici di Obbedienze italiane chiedendo soprattutto i piedilista. Sembra che sia pronta una legge dello Stato contro le associazioni private per un cosidetto processo di trasparenza.

Si dice che siano pronti decina se non centinaia di avvisi di garanzia, specialmente al Sud. Sembra che stia tornando il clima della caccia alle streghe. Un postino tempo fa, consegnandoci una raccomandata, ha esclamato: “...voi della P2 ci avete rubato i soldi ….”. Benedetta P2! Sembra che tutti i mali dell'Italia provengano da lei! Commissioni parlamentari di inchiesta, leggi ad hoc, titoloni sui giornali, trasmissioni fiume sulle televisioni, processi. P3, P4, P5 ….. Scartabbellando qua e là, abbiamo ritrovato ritagli di giornale, e di giornali certamente a noi non favorevoli, che riportavano la notizia della totale assoluzione della P2 e dei suoi componenti perchè “il fatto non sussiste”. E ci riferiamo alla sentenza del 28 marzo 1996 della II Corte d'Assise di Roma, nella quale è chiaramente detto che “la P2 non cospirò contro lo Stato!”. Ci viene da chiedere: allora perché la Legge Anselmi ha stabilito che la P2 fosse una società segreta e che cospirasse contro lo Stato Italiano? Dopo trentanni non desideriamo assolutamente parlare a favore della P2; se alcuni suoi componenti hanno penalmente o moralmente agito contro le leggi dello Stato devono essere puniti. Il nostro intento è evidenziare la condanna continua, trasversale e senza motivazioni della Massoneria da parte dei Media e dei politici. Alcuni partiti hanno inserito nel loro statuto il divieto assoluto di appartenenza alla Massoneria per i loro adepti. La Massoneria deve essere trasparente, deve rendere pubblici gli elenchi, i pubblici funzionari devono comunicare la loro appartenenza alla Massoneria, con le conseguenze del caso. Manca solo che ci impongano la squadra ed il compasso sul bavero della giacca, come qualcuno fece con gli ebrei. Noi la porteremmo con orgoglio, ma quanti massoni invece rinnegherebbero la loro appartenenza, come fece Pietro per ben tre volte prima del canto del gallo. Qualcuno ci disse che era meglio essere giunco, che si piega alle intemperie e poi si rialza quando la tempesta è passata. Noi vogliamo, invece, essere quercia che rimane dritta e dignitosa nelle intemperie ed accetta con dignità di essere lacerata dagli avenimenti, mostrando quella virilità che appartiene ai veri Massoni. La quercia, simbolo di virilità e di virtù, è presente nel simbolo della nostra nazione, unitamente all'ulivo di pace. Qualcuno potrebbe dire che la quercia è simbolo di orgoglio, mentre il giunco lo è di umiltà; ma Dante dice anche che il giunco si piega per “...subir pene espiatorie...”. È vero, in questo momento stiamo commettendo peccato d'orgoglio, ma è un peccato che siamo umilmente orgogliosi di fare quando ci emozioniamo di essere piccole tessere di quel grande mosaico che è la Massoneria Uniersale. Cacciamo i mercanti dal Tempio. Via coloro che entrano in Massoneria per prendere oppure per sentirsi finalmente qualcuno. Ridiamo dignità a noi stessi ed alla Nobile Istituzione. Siamo orgogliosi di appartenere. Con orgoglio, con emozione facciamo sentire la nostra presenza con educata, ma consapevole forza. Coloro che ci guidano, coloro che noi abbiamo posto ai vertici delle Obbedienze, coloro ai quali abbiamo demandato la nostra immagine ed il rispetto che ci appartiene, a coloro chiediamo di essere punti di riferimento per noi e per tutta la nostra nazione. I nostri predecessori hanno portato la pace dell'ulivo con la virtù della quercia. Orgoglio di appartenenza e non stupido esibizionismo. Con la riservatezza che ci contraddistingue e con il rispetto per tutti che i nostri Rituali ci insegnano, crediamo che sia giunto il momento di unire le nostre voci, non per difenderci, ma per dialogare con i media sui nostri valori e principi. Dobbiamo essere, però, noi i primi a far pulizia dei falsi massoni, di coloro che si iscrivono per conoscere e trarre vantaggio personale dall'appartenenza. Dobbiamo essere ancora più rigorosi nell'ammettere persone, forse con i certificati puliti, ma con palese e notoria vicinanza a settori inquinati della vita quotidiana. Qualità e non quantità. La Massoneria non ha bisogno di quantità; ha urgente bisogno di persone per bene che entrino in Massoneria per un cammino inziatico che si riverbererà in onestà, correttezza ed armonia nella vita di tutti i giorni. Non chiediamo molto; chiediamo che la Massoneria ritorni nell'alveo della tradizione e dei suoi valori per essere un pilastro stabile e concreto della vita storica, politica economica e morale di una nazione: l'Italia.


http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/28/la-p2-non-cospiro-contro-lo.html

http://www.moschebianche.it/2010/03/25/propaganda-due/


"Aforismi".

"Fa più rumore un albero che cada che una foresta che cresce. (Lao Tzu)".

"C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa. (Warren Buffett)".

"Fate come l’albero, che cambia le foglie e conserva le radici. Cambiate le vostre idee e conservate i princìpi.(Anonimo)".

"Gli alberi sono le colonne del mondo, quando gli ultimi alberi saranno stati tagliati, il cielo cadrà sopra di noi. (Detto dei nativi americani)".

"ALBERO: l’esplosione lentissima di un seme. (Bruno Munari)".

 

Kadosch