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Oscar Wilde. Massone e Poeta PDF Stampa E-mail
Lunedì 29 Ottobre 2018 23:32

Io non voglio cancellare il mio passato, perché nel bene o nel male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi ringrazio chi mi ha fatto scoprire l'amore e il dolore, chi mi ha amato e usato, chi mi ha detto ti voglio

bene credendoci e chi invece l'ha fatto solo per i suoi sporchi comodi. Io ringrazio me stesso per aver trovato sempre la forza di rialzarmi e andare avanti, sempre.” Il Fratello Oscar riprende, seppur con la sua sottile e malinconica ironia, i concetti fondamentali espressi dal Fratello Kipling nella poesia “If”. La vita è un turbinio di emozioni e di situazioni che incidono profondamente l’animo umano ed il massone deve avere la forza di “andare avanti e di ricominciare”. In Massoneria, luogo ideale ed esoterico dell’amore, del rispetto e della tolleranza, non sfugge purtroppo alla regola: il parlare obliquo, la mancanza di sincerità, l’arrivismo sfrenato imperano nella Istituzione. Il numero e la quantità hanno soppiantato il vero concetto fondante la Massoneria: qualità nella dignità. Il male mette le radici quando un uomo comincia a pensare di essere migliore degli altri, così ci ricorda Madre Teresa di Calcutta. Purtroppo, l’arroganza è stretta parente dell’ignoranza. Fratelli, sappiamo essere uomini.

Kadosh