Contenuto Principale
English (United Kingdom)Italiano (Italia)
Carl Gustav Jung ed il simbolismo dell’Acqua PDF Print E-mail
Friday, 22 March 2019 21:02

Oggi, 22 marzo, è la giornata mondiale dell’Acqua, bene primario per la vita sul nostro pianeta, per il suo progresso

e civiltà. Ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e prevista all'interno delle direttive dell'agenda 21, stabilità durante la Conferenza di Rio ECO 92. Carl Gustav Jung ha sempre ritenuto l’acqua ed il suo simbolismo un elemento essenziale e fondamentale per quel viaggio interiore che è l’introspezione, base di partenza della moderna psicologia e psichiatria. L’Homo Massonicus acetta l’Acqua quale uno dei 4 elementi naturali che condizionano la nostra esistenza, il nostro aspetto lunare, femminile, intuitivo e geniale. Ecco una sua frase che ci ha fatto riflettere sul nostro cammino di iniziati: “L’acqua, il mare, è il simbolo dell’inconscio per eccellenza, con tutti i contenuti rappresentati da tutti gli esseri che vivono nelle sue profondità. Noi tutti abbiamo navigato nel mare uterino delle nostre madri e l’acqua ci ricollega a uno stato in cui non ci sentivamo ancora separati dal grande universo. La barca è da sempre stata non solo un veicolo, uno strumento, ma anche compagna dell’uomo. Alla barca si dà un nome e guai a cambiarlo! Da sempre la barca è stata espressione di un archetipo, colei che ci porta nel nostro viaggio terreno da una sponda all’altra. L’io che nel viaggio individuativo deve confrontarsi e relazionarsi con le intemperie che il destino ci pone sul nostro viaggio. La vela è un’immagine che mi parla molto, perché si muove con il vento e nessuno può comandare il vento. È una metafora per le nostre attitudini, le nostre caratteristiche, le nostre qualità. Il vento è per me simbolo del destino, colui che interferisce nel dialogo tra mare, barca e vela. Quindi, dobbiamo adattare le vele come meglio possiamo. Capita, per esempio, che un vento contrario ci costringa a rinunciare almeno temporaneamente a raggiungere un dato porto; proprio come con certi obiettivi che ci fissiamo nella vita. In altri casi siamo costretti a circumnavigare un’isola, proprio come dobbiamo spesso «girare attorno» a ciò che vogliamo ottenere. Il viaggio in barca a vela sottolinea la relazione che intercorre tra l’energia divina (il vento) e l’essere che si muove a seconda del proprio destino nella presente incarnazione”. Meravigliosa descrizione simbolica della nostra esistenza! Ogni percorso umano è un viaggio e noi abbiamo bisogno dei quattro elementi per trovare i sostegni necessari. Dante con la sua Commedia ed Omero con l’Odissea sono solo due degli esempi fulgidi di una attenzione specifica del viaggio interiore e del suo simbolismo, dove l’Acqua ha la sua connotazione specifica. Ogni uomo, durante la sua esistenza, si confronta con sè stesso, si guarda nello specchio dove si riflette ma al contrario. L’Acqua ci dà sensazione di instabilità, ma anche di evoluzione e vita. La genialità, l’intuito risiedono nell’emisfero sinistro del nostro cervello; la parte femminile dove la luna, luce riflessa, segna i nostri passi. Un poeta romanesco disse: “er foco lo spegni coll’acqua, ma l’acqua con che la spegni?”. La saggezza popolare, stratificata nel tempo, ci indica la domabilità dell’ardore, ma anche la difficoltà di incanalare la genialità e l’intuito. Siamo liberi nella nostra mente anche quando il nostro corpo è legato! L’Acqua, bene primario, ci è indispensabile per vivere e prosperare, così come l’evoluzione e la positiva progettualità sono presenti nella sua apparente instabilità, che crea e distrugge per un progetto più ampio, che a volte a noi sfugge. Il Re Pescatore ci ricorda che dall’Acqua si traggono uomini e che dall’Acqua e con l’Acqua essi possono realizzarsi, così come il liquido amniotico ci ha fatto crescere e ci ha portato fino alla Porta del Tempio. L’Acqua è il mezzo per la Dama del Lago per donare a Lancillotto un anello protettivo, così come per la dea greca Teti dell'invulnerabilità del figlio Achille. In ultimo, ricordiamo che i Celti indicavano nel pesce o salmone la saggezza che si muove nella vita. Acqua, vita, saggezza, futuro, ingegno, evoluzione. A noi essere degni di camminare sul Pavimento bianco e e nero della Vita, dopo aver tratto la vita dall’Acqua.

Kadosh