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CROAZIA. IL PROCURATORE È MASSONE: COSTRETTO A DIMETTERSI PDF Print E-mail
Friday, 21 February 2020 06:47

Il procuratore generale della Croazia, Drazen Jelenic, si è dimesso ieri su pressione del governo dopo che è risultato iscritto alla Massoneria. Il quotidiano “Jutarnji list” ha scatenato una campagna denigratoria contro il Fratello Drazen, il quale si è difeso dalle polemiche affermando giustamente che “L’adesione a un’associazione legale non ha influenzato il mio lavoro in alcun modo”. In un primo momento è rimasto fermo nella sua posizione, poi ha dichiarato che

“le recenti insinuazioni in pubblico relative alla mia iscrizione alla Massoneria hanno reso impossibile la prosecuzione nell’attuale ruolo lavorativo”, che manteneva dal 2018. In realtà era stato il primo ministro Andrej Plenkovic a comunicargli che se non si sarebbe dimesso, sarebbe stato licenziato, ed alcuni deputati dello stesso partito avevano sostenuto che Jelenic avrebbe dovuto dichiarare la sua appartenenza alla Massoneria prima di accettare l’incarico. Il premier ha, tuttavia, ammesso che “Qui non c’è nulla di illegale, ma ciò ha creato una circostanza insolita che rende difficile la sua posizione”. In un’intervista Jelenic ha dichiarato di aver aderito alla Massoneria dopo l’invito di un amico per il riconoscimento delle sue qualità professionali. Purtroppo, la nostra appartenenza è sempre strumentalizzata per criminalizzare “a priori ed a prescindere” un avversario politico od un qualunque cittadino, senza motivi apparenti. Non dobbiamo piegare la testa. Il Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia d’Italia ha scritto al suo omologo croato, mostrando la vicinanza e la stima dei Massoni italiani, invitandolo in Italia per rinsaldare ancora di più i vincoli di amicizia e fratellanza.