68° anniversario di Fondazione 1951 - 2019 Stampa
Lunedì 28 Gennaio 2019 19:09

La Serenissima Gran Loggia d’Italia ha festeggiato il suo 68° anniversario di fondazione a Locri. La città è stata scelta proprio per

ribadire che la Calabria è patria di eccellenti uomini e massoni e che poche realtà negative non rendono la Massoneria una istituzione malvagia ed inquinata. Se c’è stata infiltrazione, sicuramente questo fenomeno non riguarda la Serenissima Gran Loggia d’Italia. Una cerimonia emozionante, un tempio strapieno di fratelli in rappresentanza di tutte le regioni italiane sono stati testimoni di un esempio di era e tradizionale Massoneria. Hanno assistito all’evento il Gran Maestro Massimo Criscuoli Tortora ed il Sovrano Gran Commendatore Nicola Diano, accompagnati da Dignitari dell’Ordine e del Rito. Sono stati anche tracciati i programmi per l’anno 2019; in autunno, tra le altre cose, sarà organizzato il secondo appuntamento sul tema “Massoneria e Criminalità”, con rappresentanti del mondo civile, della cultura, della politica e del pensiero liberale. Un’agape al Grand Hotel President ha concluso la giornata con i brindisi rituali ed il taglio della torta con squadra e compasso. I fratelli della Serenissima Gran Loggia d0Italia non hanno remore e timori di palesare la propria condizione iniziatica. È questo il messaggio che è scaturito dall’evento: orgoglio di appartenenza ed orgoglio di essere onesti cittadini di uno Stato che qualche volta è assente ed immemore di quanto la nostra Istituzione ha fatto per l’Italia e per il progresso della civiltà dell’Uomo. Sessantotto anni sono tanti per un uomo, ma sono un granello di tempo nell’infinito della storia dell’Umanità. Ed il Massone deve essere punto fermo di un percorso di qualità per se e per gli altri. Aggregazioni per fare numero favoriscono coloro che chiedono e non coloro che sono. “La qualità è l'ossigeno che ci manca, e se l'Italia è in asfissia è perché da troppi anni respiriamo mediocrità.”. la Massoneria non conta i numeri ma evidenzia le virtù, a dispetto della voglia dell’uomo mediocre che chiede. “quanti siete……..” e si riunisce e si aggrega non per elevarsi ma per dire siamo numerosi. Òe aquile sono poche e volano maestose nel cielo. E su questi concetti e principi, la Serenissima Gran Loggia d’Italia si trova spesso sola, ma ne è orgogliosa perché non attira uomini interessati a colmare il proprio vuoto interiore, ma ad altri scopi.

Kadosh