Incontro con Mimì Manno Print
Thursday, 11 September 2014 07:27

 

“….Criscuoli….” un grande abbraccio e la sensazione di essere stati catapultati quasi trenta anni addietro, quando giovane apprendista incontrai per la prima volta il Luogotenente del Supremo Consiglio! E forse le sue parole, velate di sorpresa, volevano dire “….ma tu apprendista, cosa ci fai qui tra gli Alti Gradi?”.

Devo confessare che mi sono sentito ancora un semplice apprendista, che si avvicina ad un 33° con timore di essere interrogato! Non posso non ammettere che una forte emozione mi ha completamente preso. Una eguale emozione mi ha colpito, quando abbracciandomi al termine della festa, tenendomi fortemente le mani, mi ha detto con forza “Unitevi e superate le divisioni!”, ripetuto più volte, come se volesse comunicarmi la sua volontà; una volontà di un massone, il quale nel tempo forse ha diviso, ma che alla soglia della saggezza ci chiede con fermezza di riunire quello che fu diviso. Ho detto si con il cuore, ma la mia mente è stata velata da un’ombra di tristezza: quanto personalismo, quanta voglia di piccoli feudi, quanta arroganza di certezza! Il massone è un uomo del dubbio, un uomo che lavora ed opera per l’Istituzione Universale e non per il suo medaglificio o per una realtà monca e periferica. La mattina successiva, dopo una notte passata in braccio a Morfeo, il messaggio del Decano mi ha ridato nuovo vigore e determinazione: “Unire ciò che fu disperso”