Apertura alle donne? Stampa
Venerdì 04 Settembre 2015 06:45

Nella riunione di ieri sera mercoledì 2 settembre dell’Associazione “Consiglio dei MM.VV. di Roma”, tenutasi nella Casa Nathan, è stata approvata la proposta di modifica dello statuto. Ovvero, per accedere alle agevolazioni della Legge Regionale n. 22 del 01/09/99 è necessario che lo statuto contenga esplicitamente: la non discriminazione tra uomini e donne e le pari opportunità per accedere agli incarichi dirigenziali. In altre parole, è previsto non solo l’ingresso di donne, ma anche la possibilità che sul Trono di Re Salomone possa sedere una donna! Per il G.O.I. è la fine di un percorso solare che dura da oltre duecento anni? Il Gran Maestro Stefani Bisi, presente all’incontro, ha detto no, affermando che nulla cambierà, facendo l’esempio di un club solo per calvi, dove non potrebbero entrare persone con i capelli. Caro Gran Maestro, ma i calvi possono essere uomini e donne! Un accessorio fisico od una particolare situazione, non esclude la parità di sesso, razza, etc. Ma come si comporterà l’associazione od il G.O.I. qualora una profana od una sorella di Obbedienza femminile e/o mista dovesse chiedere l’appartenenza? E se ad un rifiuto, la bussante si dovesse rivolgere al tribunale ordinario? Ricordiamo tutti quanto accadde una decina di anni fa in America quando una donna chiese l’appartenenza al Rotary International, allora riservato unicamente al sesso forte. La Corte Suprema impose al Rotary International di accogliere anche le donne e, da allora, tutti i Rotary Club del mondo si sono dovuti adeguare, con presenze femminili e presidenti e governatori di ambo i sessi. Tutto questo per cercare una soluzione al disastro della Casa Nathan ovvero svendere una tradizione per cercare di riparare ad una serie di decisioni sballate. Una disgrazia per risolvere un disastro, squisitamente economico. Il Gran Maestro Bisi ha ammesso di aver già sollevato il problema con il defunto Gran Segretario Abramo, chiedendogli spiegazioni della discrepanza tra il preventivo di 4 milioni di euro, divenuti 12 al termine dei lavori. Come negli appalti pubblici! Ed ora cosa succederà? Ci saranno colpevoli, punizioni, espulsioni, etc., ma chi doveva controllare e vigilare dove stava? Era cieco oppure inefficiente oppure dalla parte dei 12 milioni? Chiudere la porta quando il bestiame è scappato è positivo, ma chi dirà ai Fratelli che ben 8 milioni di euro si sono volatilizzati per lavori e spese evidentemente non autorizzate oppure pazze? La decisione del G.O.I., storica obbedienza italiana, sta già creando perplessità e generando domande nel mondo massonico ed all’interno delle sue logge. A caldo, si potrebbe dire che l’approvazione della modifica statutaria sia l’anticamera per l’irregolarità massonica internazionale, che stabilisce categoricamente che è irregolare l’obbedienza che prevede tra i suoi membri la presenza femminile, che ha rapporti a qualsiasi titolo con obbedienze miste e/o femminili. Il mondo massonico italiano è in ansia per gli sviluppi di queste decisioni.

 

Allegati: Consiglio del 02/09/2015

Legge Regionale Lazio del 01/09/1999