La Commissione è in difficoltà? Reticenza? Print
Wednesday, 22 February 2017 23:14

La Commissione Antimafia si è accorta che non è possibile chiedere d’imperio gli elenchi degli iscritti, obbligando

i Gran Maestri ad andare contro i dettami della legge sulla privacy, nonostante gli strali del Sen. Giarrusso. Sono intervenuti il Procuratore Generale Antimafia dr. Franco Roberti ed il Sen, Enrico Buemi, membro della commissione antimafia, i quali hanno avanzato l’ipotesi di falsa testimonianza, o più precisamente, di reticenza da parte dei vertici delle Obbedienze (C.P.P. art. 207 e C.P. art. 372 da 2 a 6 anni di reclusione). Abbiamo anche sentito che il Sen. Giarrusso del M5 si è scagliato con violenza contro il Gran Maestro fr. Bisi, reo di aver chiesto la restituzione della documentazione sequestrata dall’allora procuratore dr. Cordova una volta che la Procura ha archiviato il caso. È reato richiedere i beni sequestrati al momento dell’archiviazione del procedimento? Purtroppo, si pensa che con la violenza si possa ottenere quello che per legge non si può ottenere, senza ricorrere ai mezzi previsti dalle vigenti leggi. Come abbiamo già detto in precedenti articoli, un sequestro probatorio può essere effettuato in presenza di una indagine; non può essere effettuato in forma generalizzata senza una ben precisa notizia di reato. Ma sembra che la Commissione Antimafia voglia esercitare pressioni di ogni genere per indurre i Gran Maestri a piegare la testa ed a consegnare gli elenchi, esponendosi a giuste proteste dei singoli membri che potrebbero anche sfociare in richiesta di risarcimento danni. Invece di usare mezzi coercitivi, sarebbe sufficiente una legge che imponesse a tutte, ma proprio a tutte, sindacati e partiti politici compresi, le associazioni di depositare gli elenchi degli iscritti presso il Ministero degli Interni ed il problema si risolverebbe serenamente. Lo stesso Gran Maestro Criscuoli Tortora della Serenissima Gran Loggia d’Italia durante la sua audizione aveva suggerito questa soluzione equa e pacifica. No, si vuole lo scontro e la prova di forza. Che peccato!


http://www.prideonline.it/2017/02/20/massoneria-antimafia-scontro-filo-privacy/

Kadosch