Lettera aperta del Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia d’Italia Stampa
Mercoledì 31 Gennaio 2018 22:50

Su richiesta, pubblichiamo il testo integrale della lettera aperta del Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia d’Italia Massimo Criscuoli Tortora

all’On. Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle, dopo il suo intervento ad Otto e Mezzo di lunedì 29 gennaio 2018.

Onorevole Di Maio, mi permetta di non aggiungere né carissimo né altro aggettivo in quanto già il titolo di onorevole potrebbe non essere calzante. Ho ascoltato con stupore e con disappunto, così come ognuno delle decine di migliaia di Massoni italiani e forse esteri che si onorano di essere tali, le sue parole durante la trasmissione Otto e Mezzo, trasmessa in prima serata e che riporto testualmente “Chi urla odio razziale, chi usa espressioni omofobe, chi era iscritto alla Massoneria, chi nella propria vita ha portato azioni indecenti, non si può candidare col M5stelle” Poi con protervia ha aggiunto: “Abbiamo fermato anche altre candidature in cui abbiamo trovato qualche anomalia; come per esempio, di persone che erano iscritte al registro della Massoneria e quindi non potevano starci”. Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, ma ugualmente il cittadino è libero di pensarla diversamente e trarne le dovute conclusioni. Lei, in un delirio di discriminazione palese, ha fieramente affermato che gli iscritti alla Massoneria non possono essere candidati nel suo partito. Ci ricorda, purtroppo, l’atmosfera imperante negli anni venti; anni che hanno portato alla legge del 1925 contro la Massoneria. Legge fascista che anche Gramsci contestò con il suo unico famoso discorso alla Camera. Così il fascismo iniziò per concludere con le tristi leggi raziali. La Massoneria ha come sua finalità l’elevazione dell’Uomo, per formare buoni cittadini rispettosi delle leggi, i quali liberamente esprimeranno il loro pensiero nel rispetto e nella tolleranza delle opinioni altrui. Un breve passaggio sulle opere di Voltaire e precisamente “il Trattato sulla Tolleranza” sarebbe molto istruttivo per Lei ed il suo partito. All’inizio avevamo visto con interesse e simpatia il suo movimento sperando in una azione di cambiamento sociale, politico ed etico, ma con l’andare del tempo si è evidenziato quanto di negativo è nel vostro pensiero. Non le ricordiamo che la libertà di esprimersi in questo modo, le è stata garantita dall’azione della Massoneria durante il Risorgimento e, per ultimo, dalla caduta del fascismo stesso. Onorevole Di Maio è facile esprimersi per slogan ed aizzare il popolo verso realtà totalmente sconosciute. Se lei avesse la fortuna di frequentare le tornate di loggia ed approfondisse questa esperienza con cuore leggero e non prevenuto, scoprirebbe l’importanza di una appartenenza che lei condanna a priori. Il suo movimento da tempo si adopera per leggi ghettizzanti nei confronti della Massoneria. Poi è andato in delegazione alle Business Units a Londra, patria della Massoneria, per rassicurarli sulle vostre buone intenzioni, senza pensare che i vostri interlocutori potrebbero essere quasi certamente Massoni. A prescindere dall’evidente atto di ossequio verso i poteri forti, e quasi certamente massonici, sarebbe opportuno che lei Onorevole ed i suoi colleghi di partito agiste senza preconcetti e dogmi. In ogni caso e nel solco della tolleranza, le auguro le migliori fortune, assicurandole che saremo sempre vigili sulle libertà di pensiero, di espressione e di appartenenza.

 

Massimo Criscuoli Tortora

Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia d'Italia



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Kadosch