La Massoneria aveva ragione!! Print
Friday, 19 March 2021 22:00

Il Garante della Privacy ha dato ragione alle quattro Obbedienze regolari e storiche, che ingiustamente avevano dovuto subire la decisione dell’On. Bindi e della Commissione Antimafia con il relativo sequestro delle schede personale dei propri iscritti, dopo aver correttamente rifiutato di sottostare ad una palese ingiustizia.

Il presidente Pasquale Stanzione ed il Collegio del Garante hanno stabilito che “gli elenchi degli iscritti alle associazioni sono inviolabili” e che le associazioni stesse sono tenute unicamente ad essere in regola con quanto previsto dall’art. 18 della Costituzione. Solo i vertici, ovvero i responsabili, sono obbligati a comunicare la loro funzione alle Autorità per una corretta informazione istituzionale. Finalmente si è ristabilita la verità, stigmatizzando l’abuso di potere perpetrato dalla allora Commissione Antimafia. Che differenza con il parere del precedente Garante Antonello Soro, il quale, sollecitato dalla Serenissima Gran Loggia d’Italia prima del sequestro delle schede personali dei soci, rispose evasivamente e con ritardo. Un cambio di indirizza significativo, che ci fa ben sperare per il presente ed il futuro. Ora ci attende il duro confronto con le leggi regionali ed i disegni di legge nazionali per obbligare a rendere pubblica l’appartenenza alla Massoneria per molte categorie di professionisti, lavoratori e pubblici dipendenti. Sarà lunga, ma ci troverà sempre presenti e pronti. Sarebbe importante unirci in questa azione, anche per dare immagine di coesione. In allegato, il dispositivo del Garante della Privacy.