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Audizione Antimafia di Fabio Venzi e di Massimo Criscuoli Tortora PDF Print E-mail
Tuesday, 24 January 2017 22:39

Martedì 24 gennaio, la Commissione Antimafia ha ascoltato Fabio Venzi, Gran Maestro della Gran Loggia

Regolare d’Italia, e Massimo Criscuoli Tortora, Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia d’Italia. Si chiude così la prima fase di incontri con l’audizione delle tre tradizionali e storiche Obbedienze italiane: le due sopra citate ed il Grande Oriente d’Italia, già ascoltato nella persona del Gran Maestro Stefano Bisi. L’indagine della Commissione è stata generata dai recenti avvenimenti di Calabria e Sicilia, ai quali si è aggiunto l’episodio di Occhionero. Al termine delle audizioni, il Presidente On. Bindi ha consegnato nelle mani dei tre i Gran Maestri la richiesta ufficiale degli elenchi dei membri delle Obbedienze. Stefano Bisi e Massimo Criscuoli Tortora hanno espresso la loro piena collaborazione con la Commissione, ma hanno ugualmente e fermamente dichiarato che la Legge 196/2003 impediva loro di aderire alla richiesta. I dati sensibili a loro affidati dai membri delle loro Obbedienze devono essere tutelati con la massima attenzione. Il Gran Maestro Criscuoli Tortora si è dichiarato dispiaciuto di non poter aderire alla richiesta, ma il suo ruolo ed ufficio di garante della privacy dei membri della Serenissima gli impone di essere fermo nella decisione. Ha ribadito con forza, anche e soprattutto, che sia l’Obbedienza che ogni singolo membro nulla hanno a che vedere con la criminalità in generale, specialmente nelle regioni sottoposte ad indagine. Ha ricordato, altresì, le iniziative della Serenissima contro ogni forma di criminalità, prima fra tutte la tavola rotonda del settembre 2015 a Locri, dove dalla aula comunale ha stigmatizzato la legalità della Massoneria regolare e tradizionale e la totale estraneità ed assenza di rapporti, seppur indiretti, con organizzazioni malavitose e loro adepti. Criminalità e silenzio hanno reso terre e popoli di antiche tradizioni calvario della democrazia e della dignità dell’Uomo.

Kadosh