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Massoneria = Segretezza PDF Print E-mail
Tuesday, 17 October 2017 06:13

Alla luce dei recenti avvenimenti ed alla storia degli ultimi decenni, l’opinione pubblica, fomentata dai media e da

derive giornalistiche e politiche, dire Massoneria equivale a dire associazione segreta con fini non certo positivi. Ad ogni delitto, azione criminosa od altro, si associa subito la Massoneria. La stessa Rosy Bindi, presidente della commissione antimafia, ha detto per televisione che “alcuni massoni erano rei del 416 c.p.”. Detta così, la notizia sembra unicamente tale, ma ad un’analisi più attenta e non specificando a quale obbedienza appartengano, la notizia coinvolge tutta la Massoneria ed i massoni italiani. È possibile che un ingegnere, un avvocato, un altro professionista possano aver commesso reati, ma certamente gli ordini e la globalità della categoria non è certamente coinvolta. In Massoneria, invece, se un massone o pseudo tale commette un reato, ecco che tutta l’Istituzione ed ogni massone sono coinvolti in maniera negativa. Ci siamo chiesti il perché di questa situazione. Dobbiamo risalire nel tempo, quando la Massoneria agiva nella segretezza per ovvi motivi: negli stati dove la Massoneria operava per la libertà e la democrazia, era necessario muoversi nella segretezza. Poi la presa di Roma e la continuazione delle varie scomuniche della Chiesa cattolica e l’Italia ha necessità di convivere con essa. Lo stesso Mussolini, e poi Craxi, fu politicamente costretto a scendere a patti con il Vaticano. A questo si aggiunge la vicenda P2. Non entriamo nel merito, ma osserviamo che la Magistratura non ha ritenuto punire penalmente né la P2, né i suoi membri. Nessuna condanna, ma è stata promulgata una legge ad hoc per definirla segreta e scioglierla d’autorità. Non vogliamo, ancora, entrare nel merito della decisone politica, ma da quel momento l’opinione pubblica associa ogni crimine alla nostra Istituzione ed i massoni camminano rasente i muri per paura di mostrarsi, dando ovviamente adito a conferme senza fondamento. Il popolo, la piazza, da sempre, vogliono a testa di chi ha potere o di loro reputano aver potere. Il potere politico (!) li gestisce e li guida. Basta avere i media a disposizione e comunicatori Poi, è una vecchia ma sempre valida strategia deviare l’opinione pubblica dai veri problemi della nazione. Diamo in pasto gossip o notizie gonfiate e tutti ne parleranno. Avete mai più sentito parlare dell’HIV/AIDS? Sarà scomparso oppure è stato deciso che questa problematica non dovesse più essere alla nostra attenzione? Ci siamo posto il dbbio su come le istituzioni definissero la Massoneria. Dove andare se non consultare la Treccani, la più importante enciclopedia italiana? Bene: ecco come la Treccani definisce la Massoneria: “massonerìa s. f. [abbrev. di frammassoneria, dal fr. franc-maçonnerie, der. di franc-maçon"libero muratore"]. - L'associazione segreta dei cosiddetti "liberi muratori", che ha avuto la sua prima manifestazione storica nel sec. 16° (v. oltre). Il termine si usa talvolta, in senso fig., per indicare una consorteria, un gruppo esclusivo di persone che, esercitando collettivamente il proprio potere o la propria influenza, sul piano politico, finanziario, ecc., agiscono in modo da curare e proteggere gli interessi dei singoli componenti del gruppo.”. Cosa dire altro? Se anche la bibbia della cultura e del linguaggio italiano ci definisce “associazione segreta”, cosa possiamo sperare dall’opinione pubblica, dai media e dalla classe politica? Le varie obbedienze regolari e tradizionali italiane dovrebbero abbandonare la loro politica separatista e riunirsi in una battaglia per ridare splendore e dignità alla nostra Istituzione. Avere la forza e, direi, il coraggio di riprendersi quel rispetto e quella dignità che ci competono. Purtroppo così non è! Tempo fa, parlando con una piccola ma tradizionale obbedienza, ci siamo sentiti dire: “noi preferiamo la nostra politica di cortile……”. Fu detta in maniera certamente ironica, ma probabilmente i massoni italiani sono divisi perché ognuno desidera coltivare il proprio orticello. Il Sovrano Ernesto Pettinato, recentemente scomparso, uomo di spessore umano, etico e massonico, soleva dire “la mia famiglia si è occupata per generazioni di agricoltura, non concepisco coltivare i giardinetti”. Frase significativa, sulla quale i tanti, tanti “vertici” della Massoneria dovrebbero riflettere. E riflettere ancora.

 

Kadosch