David Rossi e la Massoneria |
Thursday, 29 March 2018 16:33 |
Il Sen Elio Lannuti del M5S, autore del libro “Morte dei Paschi”, riprende la vicenda oscura del “suicidio” di David Rossi,
direttore relazioni esterne MPS ed evidenzia quel “groviglio armonioso di Siena”, dove politica, massoneria ed economia si intrecciano sino a far implodere la banca più antica al mondo. Il Monte dei Paschi, infatti. In quel groviglio armonioso è stata riscontrata la masoneria, ovvero una espressione territoriale di una specifica realtà. Bene: colpiamola, ma lasciamo stare la Massoneria quale istituzione. Ed invece il neo senatore dice: "La mia proposta è semplice e la dedicherò al giudice Ferdinando Imposimato, che nelle sue indagini aveva individuato la permeabilità della massoneria con la criminalità organizzata. La mia proposta prevede che chi esercita pubbliche funzioni deve essere incompatibile con le iscrizioni ad elenchi segreti”. Concordiamo pienamente sulle associazioni segrete……….ma la Massoneria è una associazione segreta? Alle decine di migliaia di uomini che si onorano di far parte di questa nobile istituzione non risulta che la Massoneria sia una associazione segreta. È riservata come si conviene ad una istituzione che si occupa di un percorso iniziatico volto al miglioramento dell’Uomo. Ed allora anche il circolo bocciofilo sotto casa, per non parlare di Opus Dei o di Cavalieri di Malta o dei Legionari di Christo, dove lo stesso Pontefice è intervenuto per commissariare, si devono considerare associazioni segrete perché non consegnano gli elenchi degli iscritti alla Prefettura. Si profilano tempi di persecuzioni, dopo le prime avvisaglie della Commissione Antimafia. Speriamo di no. Forse i politici savonaroliani non capiscono che sono proprio i Massoni a voler cacciare le mele marce, con la speranza che anche i politici sappiamo fare la stessa azione al loro interno. Il problema, però, nasce dalla divisione tra gli stessi massoni e le decisioni di “coprirsi” sperando che la tempesta passi per “tornar a riveder le stelle”. Noi dobbiamo essere orgogliosi dell’appartenenza e dovremmo, purtroppo dovremmo, essere in prima fila per difendere la nostra dignità ed onorabilità. Ma bisognerebbe essere coraggiosi. Diceva Martin Luther King: “Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”.
Kadosch |