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Domenica 15 Aprile 2018 08:08

La forza unita è più forte, così dicevano i nostri padri latini. E quando si perse il senso di appartenenza e l’orgoglio di essere civis romanus, l’impero romano ha perduto la sua funzione

di linea guida del mondo. La Massoneria, in generale, e quella italiana, in particolare, è frazionata, divisa da personalismi e dalla volontà di mantenere piccoli e spesso inesistenti sfere di potere. Alessandro Dumas faceva dire ai suoi personaggi “Tutti per uno e uno per tutti, uniti noi resistiamo divisi noi cadiamo”. Bene. La Massoneria ha bisogno, in questo particolare momento storico, di unità e di avere una volontà comune, nella riservatezza e nell’equilibrio che le sono propri. Come abbiamo avuto modo di dire già in precedenza, unità significa unità nella regolarità, nella tradizione, nel rispetto delle regole istituzionali e dello Stato e dei principi etici. Usammo una parola forte: “Cacciamo i mercanti fuori dal Tempio!”. E lo ripetiamo con forza ancora una volta. Non abbiamo bisogno di quantità, ma di qualità. Per combattere la demagogia, la novella “santa inquisizione”, la Massoneria deve ritrovare l’unità e la volontà comune di guardarsi al proprio interno e di riprendere quel cammino iniziatico e di valori, che l’hanno resa protagonista del progresso dell’Umanità. Ma cacciamo i mercanti dal Tempio. ovvero manteniamo la barra della Massoneria al centro dei suoi Valori e Principi: elevare l’uomo perché sia un ottimo cittadino, un buon padre di famiglia ed un tassello importante del progresso della società. Non è demagogia, ma una realtà che qualche massone forse si è dimenticato. Massoneria è Dignità e Rispetto.

Kadosch