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Flauto Magico PDF Stampa E-mail
Giovedì 24 Gennaio 2019 07:27

Il Flauto Magico, opera omnia di Mozart, musicista, genio e massone, ha inaugurato la stagione lirica del Teatro Massimo Bellini di Palermo. Il Flauto Magico è la rappresentazione di una iniziazione massonica e questa messa in scena al Bellini è stata rappresentata

con tutti i particolari. La trama, densa di significati esoterici e massonici, si svolge in un immaginario antico Egitto; caratterizzata da un'alternanza di riferimenti al giorno e alla notte, si sviluppa lungo un graduale passaggio dalle tenebre dell'inganno e della superstizione, verso la luce della sapienza solare, al quale corrisponde un progressivo capovolgimento di prospettiva nel ruolo dei buoni e dei malvagi, i cui poli contrapposti sono rappresentati da Sarastro e dalla Regina della Notte, Astrifiammante. La prima rappresentazione avvenne al Theater auf der Wieden di Vienna il 30 settembre 1791 con lo stesso Schikaneder (Papageno) e Josepha Hofer(Regina della notte) diretti dal compositore. La rappresentazione ebbe molto successo, ma Mozart morì nello stesso anno in cui venne allestita la prima volta. Dopo le prime recite, Mozart scrisse alla moglie Constanze Weber: «Sala sempre piena come sempre. Il duetto Mann und Weib e il Glockenspiel del primo Atto sono stati bissati come al solito, come pure il terzetto dei Fanciulli del secondo Atto; ma quello che mi ha fatto più piacere è il plauso silenzioso della platea. Si vede bene quanto quest’opera stia crescendo sempre più nella stima del pubblico». Vari elementi culturali sono confluiti nel Flauto magico: il fiabesco-meraviglioso settecentesco dalle proprietà magiche, l'illuminismo e il giusnaturalismo (aspirazione dell'uomo alla saggezza, alla ragione e al rapporto armonico con la natura), la massoneria (riti d'iniziazione per accedere ai misteri ed alla luce, invocazioni delle divinità egizie Iside e Osiride, comunità dei seguaci di Sarastro, ricca simbologia con particolare riferimento ai numeri e alla misteriosofia). Il flauto magico è stato interpretato utilizzando varie chiavi di lettura: oltre che come fiaba per bambini, è stato letto anche come racconto massonico o come storia a contenuto illuminista. Oltre al filone razionalista della cultura massonica del '700, l'opera documenta un filone caratterizzato dal misticismo e dall'attrazione per i misteriosi scenari dell'Oriente. Mozart vi affronta tematiche tipiche della cultura massonica, e a lui care: morte e rinascita, rapporto tra terreno e ultraterreno, iniziazione e prova come cammino per giungere all'amore universale. La Rivoluzione francese porterà a "politicizzare" i personaggi: la perfida Regina della Notte sarà associata all'odiato Ancien Régime, Sarastro all'Illuminismo. La vicenda racconta però anche lo sviluppo di un individuo che, da giovane, ignorante e debole che era, diventa saggio, sapiente e uomo attraverso la scoperta dell'amore e il superamento di varie prove iniziatiche. Durante questo percorso formativo, il giudizio di Tamino sui due Regni nemici si capovolge: il bene, inizialmente identificato con il Regno Lunare della Regina della notte in quanto vittima del rapimento della figlia perpetrato da Sarastro, finirà per essere identificato nel Regno Solare di quest'ultimo, dapprima giudicato come malvagio. Nel Regno di Sarastro. Tamino troverà ragione e saggezza. Si scoprono così le buone intenzioni di Sarastro nel portare a sé Pamina, non togliendole libertà, ma sottraendola con intento protettivo alla malvagia madre, onde poterla destinare al giovane predestinato ed eroe della vicenda, ovvero lo stesso Tamino. Oltre alla contrapposizione orizzontale fra i due Regni, la vicenda si può leggere in un'ottica verticale dove la contrapposizione è fra il potere, l'autorità, i Regni, ed il sotto-mondo popolare, semplice e genuino rappresentato da Papageno. L'antitesi è allora fra il concreto uomo-animale allo stato naturale e l'eletto, aristocratico ed astratto Tamino. Il Regno della Luna e quello del Sole sono nemici ma, allora, sostanzialmente equivalenti. Entrambi rappresentano l'autorità e l'ordine, mentre Papageno - che non ha superato le prove iniziatiche ma che di ciò s'infischia beatamente - è l'uomo di tutti i giorni capace di servire allo stesso modo la Regina della notte come Sarastro, consapevole che la bontà e la felicità, seppur materiale, stanno dalla sua parte. È un’opera che ogni massone dovrebbe approfondire per una più completa visione del percorso iniziatico della Massoneria.

Kadosh