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Mercoledì 12 Febbraio 2020 18:29

«È la massoneria che comanda, che ha la forza di andare avanti e sviluppare la nostra economia. È ormai documentato, attraverso numerose indagini, che Cosa Nostra e la 'Ndrangheta sono cresciute proprio grazie alla massoneria». Così il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, che ha descritto la massoneria come «quella camera, in cui le varie forze condividono progetti.

Ci sono la politica, la 'Ndrangheta, Cosa Nostra, professionisti, magistrati, imprenditori. «L'economia e la politica - ha aggiunto - si sono incontrate con le mafie in quei salotti ed è lì che hanno dato corpo, che hanno effettivamente costituito quel comitato d'affari che ha poi determinato infiltrazioni negli appalti, acquisizioni di vari settori e l'esclusione di chi si muove nel rispetto delle regole e oggi - ha concluso - ci troviamo di fronte a una situazione in cui dobbiamo stare molto attenti». Con tutto il rispetto per la persona e per il ruolo che svolge con dedizione e professionalità, non siamo d’accordo con la generalizzazione, Che alcune pseudo massoni, specialmente in alcune regioni italiane e tradendo i sacri principi, abbiano avuto comportamenti criminosi, è purtroppo un dato di fatto; ma la Massoneria (quella con la emme maiuscola) è composta da persone per bene, che lavorano onestamente, rispettano la legge e sono drasticamente lontani da ogni concezione mafiosa della nobile istituzione. Ormai è di uso comune parlare di criminalità abbinata alla massoneria. I media e la comunicazione sanno perfettamente che questo abbinamento genera scoop ed attira la morbosità dei lettori. Tutti difendono la politica quando un politico sbaglia. Tutti difendono la magistratura quando un magistrato sbaglia. Tutti difendono la chiesa quando un prete sbaglia. Nessuno difende la massoneria quando un massone sbaglia. Anzi! I massoni sono i primi a defilarsi, a volte rinnegando l’appartenenza come fece Pietro prima del cantar del gallo. Così facendo, diamo il destro a coloro che vogliono colpirci. Noi dobbiamo essere orgoglioso dell’appartenenza e solo con la nostra presenza quotidiana potremo combattere la maldicenza. Che i veri massoni siano i primi a combattere le deviazioni al nostro interno, ma le divisioni, i piccoli cortili e la smania di avere uno pseudo potere impediscono alla luce di entrare. Siamo noi che dobbiamo fare pulizia, soprattutto non accettando persone oblique e senza vita specchiata. Severità nella selezione e rispetto dei sacri principi e delle leggi. Senza tentennamenti.