Logge, logge ed ancora logge Stampa
Martedì 18 Maggio 2021 20:44

Ormai è una consuetudine consolidata dell’opinione pubblica e dei media attribuire alla Massoneria ed a presunte logge ogni situazione oscura: Ndrangheta, malaffare, congreghe di potere ed altro sono etichettate come espressioni massoniche o logge, accumunando la Nobile Istituzione con realtà che nulla hanno a che vedere con un percorso iniziatico. Sono realtà che usano, anzi sfruttano.

È facile costituire un’associazione, chiamarla Gran Loggia o diciture similari, comprare paramenti, scaricare da Internet rituali ed altro e dare una immagine apparentemente corretta all’interno ed all’esterno. Il problema principale è rappresentato dalla divisione tra le realtà massoniche a tutti i livelli. Specialmente le Obbedienze più numerose si chiudono in sé, pensando di essere le uniche depositarie del verbo ed etichettando tutte le altre come “non sono regolari”, non comprendendo che l’unione è forza. Se tutte le obbedienze italiane usassero la comunicazione in forma univoca, daremmo immagine e credibilità alla Massoneria. Tutti parlano di Massoneria deviata; come ha detto il dr. Gratteri, essere deviati non criminalizza la realtà d’origine. Massoneria deviata, Stato deviato, Servizi deviati ed altri. È possibile che solo la Massoneria, quando ci troviamo in presenza di “deviata” , viene coinvolta in prima persona, mentre le altre realtà sono considerate pure e linde? La risposta è abbastanza semplice: fa scoop parlare negativamente di Massoneria, la mancanza di voce unanime del mondo massonico, la mancanza di selezione nell’adesione di profani, la mancanza di controllo specifico e la titubanza dei vertici di tagliare i rami marci. Da Bandiera Bianca di Battiato “C'è chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero”. Usciamo dal mondo dell’apparenza e dell’effimero e torniamo sul Cammino. Unità e coesione. Speriamo che i massoni comprendano.