Ancora per i 100 anni del Pot\mo fr\Domenico Manno 33°! Stampa
Martedì 09 Settembre 2014 15:54

Festa nei saloni dell’Hotel Kennedy a Roccella Ionica

Il Sovrano Pot\mo fr\Fulvio Di Trapani ed i Fratelli del Rito Scozzese Antico e Accettato per la Giurisdizione d’Italia, unitamente al Gran Maestro l’Ill\mo fr\Nicola Villani ed ai Fratelli della Gran Loggia Massonica Generale Italiana, tutti accompagnati delle loro

splendide Metà Lunari, hanno festeggiato i cento anni del Decano degli Scozzesi Italiani il Pot\mo fr\Domenico Manno 33°. Hanno partecipato, graditi ospiti, il Pot\mo fr\Hubert Grèven 33°, passé Grand Commandeur du Suprême Conseil de France, il Pot\mo fr\Ernesto Pettinato 33°, Sovrano del Supremo Consiglio Unito d’Italia, il Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia d’Italia il Ser\mo fr\Massimo Criscuoli Tortora, accompagnato dal Ven\mo fr\ Roberto Cardani, Gran Maestro Vicario, e dall’Elett\mo fr\Francesco Febbraio, Delegato Magistrale per la Regione Calabria.
Una serie di slides sulla vita del Decano hanno accolto gli ospiti; brevi flash di una vita intensa e colma di esperienza, che tutti, giovani e vecchi massoni, hanno guardato con emozione. La stessa emozione che ha accolto l’arrivo del Pot\mo fr\Manno 33°; un arrivo silenzioso, quasi in sordina, che ha immediatamente riempito ogni angolo della grande sala. Un lungo applauso, un silenzio commosso hanno accolto il Decano. Con calma ha preso posto al tavolo d’onore e, senza microfono, ha pronunciato un’allocuzione nella quale ha ricordato i passaggi che hanno portato alla nascita del Supremo Consiglio, non dimenticando di rendere onore ai Fratelli che, durante questo periodo, sono passati all’ Oriente Eterno e che erano, comunque, presenti con la loro Luce al tavolo tradizionalmente a loro dedicato.
Ha, inoltre, esortato tutti i Fratelli presenti a non derogare dall’ortodossia scozzese, nel cui segno ha auspicato la fine della diaspora della Massoneria Scozzese in Italia. Unitevi! È stata la conclusione del suo discorso. Unitevi! È stato il suo messaggio forte, al di là delle posizioni, delle parti, delle discordie, fermi sempre nell’ortodossia. Dopo un lungo, lunghissimo applauso, tutti hanno acceso una candelina nella penombra della sala; il Decano si è avvicinato alla torta ed all’unisono sono state spente.
Naturalmente non è mancato lo spegnimento delle candeline sulla torta, seguito dal brindisi nel quale il Decano ha ringraziato tutti.
Naturalmente lo spumante della coppa è stato bevuto fino all’ultima goccia, all’uso dei Massoni Scozzesi. Non importa se centenari … Fulvio Di Trapani