Anche un orologio fermo segna l’ora esatta due volte al giorno - Hermann Hesse Stampa
Sabato 13 Settembre 2014 19:58

S. Dalì - La persistenza della memoria Forse i raggi cocenti del sole di domenica, invece di rallentare le mie usuali capacità di pensiero, mi hanno aiutato a meditare in un momento di riposo e distacco dal quotidiano. Leggendo questa frase di Hermann Hesse, ho sorriso sulla possibilità del tempo di farci vivere una verità in un oceano di sua assenza. Almeno due volte al giorno le lancette senza vita segnano l’ora esatta; anche noi, ingessati nelle nostre convinzioni, pensiamo di essere portatori di verità inossidabili, che si rilevano orologi senza anima, come l’iniziato Dalì disegnava. “La persistenza della memoria” o “gli orologi molli”, questo è il titolo dell’opera. Dawn Ades scrisse: "Gli orologi molli sono un simbolo inconscio della relatività dello spazio e del tempo, una meditazione surrealistica sul crollo delle nostre nozioni riguardo ad un sistema cosmico immutabile". Quasi una premonizione della relatività dell’altro grande iniziato Einstein. Anche un errore può essere esatto…….due volte al giorno!

 

Kadosch