L’Oriente Eterno ha accolto il Fratello Domenico Manno 33° Print
Friday, 15 January 2016 06:21

Il Fratello Domenico Manno 33° è transitato nelle Valli Celesti tra l’affetto dei suoi familiari e la stima e la considerazioni del Mondo Massonico nazionale ed internazionale. È stato un uomo, un massone che ha inciso profondamente nel tessuto sociale, politico ed iniziatico nella storia italiana. Un carattere spigoloso, una volontà ferrea, una visione proiettata nel futuro hanno sempre caratterizzato l’Uomo Mimì, come affettuosamente lo chiamavamo. Ha diviso ed ha unito, sempre nel solco dell’ortodossia, della correttezza e della etica. Ha superato la mitica soglia dei cento anni con lucidità e fierezza. È stato amato, è stato contrastato, è stato rispettato. In Massoneria ha rappresentato una realtà importante e fondamentale nella storia dello Scozzassimo. A Lui dobbiamo l’insegnamento morale ed etico della rettitudine. Unire è stata sempre la sua volontà, ma solo per le realtà regolari, superando divisioni e piccolezze umane. I funerali sono fissati per lunedì 8 febbraio alle ore 15,00 nella chiesa della frazione di San Nicola della sua città natale: Caulonia. A te Fratello Mimì i nostri fraterni ed affettuosi abbracci, con il rispetto e la stima di sempre.

Massimo Criscuoli Tortora 33°

Domenico Manno

Vita Profana

Domenico Manno nacque il 5 settembre 1914 da Ilario e da Maria Rosaria De Blasio in una piccola città della costa jonica dal nome di origine greca: Caulonia. Era vedovo ed ebbe una figlia. Compiuti gli studi classici pre-universitari in Calabria si laureò a Napoli all’Istituto Orientale. E’ stato nell’amministrazione pubblica con incarichi dirigenziali nell’area dell’assistenza alle famiglie disagiate di Napoli per ventidue anni. Ha partecipato, quale ufficiale di complemento, alla seconda Guerra Mondiale sul fronte libico. Fu gravemente ferito in un combattimento notturno di attacco al fronte inglese. Invalido di guerra, è stato decorato di medaglia d’argento al valor militare “sul campo”. Rientrato in Italia nel 1941 fu trattenuto in servizio al 20° Reggimento di Fanteria di Reggio Calabria fino al 1945. Trasferitosi a Napoli ha contribuito, nel 1952, alla creazione della Confederazione Italiana dei Sindacati Nazionali Autonomi dei Lavoratori (C.I.S.N.A.L.) della quale fu Consegnatario Nazionale fino al 1980. E’ stato consigliere dell’Amministrazione Provinciale di Napoli, più volte Consigliere al Comune di Napoli e Senatore della Repubblica eletto nel III collegio napoletano. Pensionato, visse fino alla fine a a Caulonia Marina.

Vita Massonica

E’ stato iniziato, nel 1945, nel R.S.A.A. “sulla spada” a Reggio Calabria dal Pot.mo Fr. Beniamino Surace 33., componente del Supremo Consiglio del Pot.mo Sovrano Gran Commendatore del Rito Fr. Raoul Palermi 33°. Ebbe il “brevetto” di Maestro contrassegnato dal numero 656A/3134. Nel 1946 fu chiamato nella Loggia di Perfezione dei Maestri Segreti. In seguito alle dimissioni, per motivi di salute, del Pot.mo S. G. C. Fr. Raoul Palermi 33°, fu insignito della carica di S. G. C. il Pot.mo Fr.Gustavo Scervini 33° all’ordine del quale egli condusse la vita massonica e da lui fu chiamato al 33° nel 1966. Alla morte del Pot.mo Fr. Gustavo, avvenuta qualche tempo dopo, la Comunione si disgregò ed egli continuò ad operare con la Loggia “Sebetia Ter” all’Oriente di Napoli. Si associò, per breve tempo al gruppo del Fr. Carlo Alberto Di Tullio 33° di Rito Scozzese che operava in Milano. Nel 1978 il Gruppo accettò la fusione nella Comunione guidata dal Pot.mo Fr. Fausto Bruni 33°, la quale si era distaccata dal GOI nel 1978. Il Pot.mo Fr. Fausto Bruni 33° era succeduto al Pot.mo Fr. Vittorio Colao 33° a sua volta succeduto al Pot.mo Fr. Giovanni Pica 33°. Nel governo “Bruni” fu Gran Ministro di Stato e Luogotenente Sovrano Gran Commendatore. Il 31 Luglio 1993 la Gran Loggia Generale d’Italia, base del Rito, concorda la fusione con la Gran Loggia Regolare d’Italia, di ritualità Emulation e di obbedienza inglese, formata dal Pot.mo Fr. Giuliano Di Bernardo, dimessosi dal GOI dove ricopriva la carica di Gran Maestro. In questa evenienza, non condividendo la fusione, assieme ad altri Fratelli chiese che il Rito sospendesse i Lavori in attesa che il Fr. Di Bernardo concretizzasse le promesse fatte al momento della fusione. Resse, in questo periodo, la guida del Rito essendosi il Pot.mo Fr. Fausto Bruni 33° dimesso dall’Ordine, dopo avergli affidato i Poteri derivanti a lui dalla Bolla. Dopo nove mesi denunziò l’accordo fatto con il Pot.mo Fr. Di Bernardo e furono ripresi i Lavori del Rito. Fu ricostituita la Gran Loggia di base e fu chiamata “Gran Loggia Massonica Italiana” eleggendo, quale G. M. il Pot.mo Fr. Michelangelo Castello 33°. Questi, appena eletto Gran Maestro, manifestò l’intenzione di riformare la ritualità Scozzese sostituendola con un ibrido di Emulation. Questa iniziativa fu subito appoggiata dal Fr. Fausto Bruni e fortemente osteggiata dal Fr. Domenico Manno, il quale si staccò definitivamente dalla Comunione dopo un periodo di incontri nei quali tutti rimasero sulle proprie posizioni. Il Fr. Manno si allontanò con altri Fratelli del 33° Grado e quattro Logge, ritenendo così di poter salvare il Rito oramai avviato alla frantumazione. A causa di tali dissapori non fu mai effettuatala cerimonia di restituzione dei poteri ceduti al FR. Manno da Bruni, né di riammissione nella Comunione del Fr. Bruni, né si tennero, come dovuto dopo le dimissioni del Sovrano, elezioni in seno al S. C. Nel 1998, con altri due Fratelli, egli prese contatto con il Supremo Consiglio dello Stato del Minas Gerais della Repubblica Federativa del Brasile e chiede di essere aiutato a riformare in Italia il Rito ortodosso e quindi con sei Fratelli italiani e tre brasiliani fonda il “Supremo Consiglio dei Sovrani Grandi Ispettori Generali del 33° ed ultimo grado di R.S.A.A. per la Giurisdizione Massonica d’Italia” del quale viene eletto Sovrano Gran Commendatore per il novennio 1998 – 2007. Nell’aprile 2000, con l’approvazione del Supremo Consiglio, ha costituito l’Ordine Cavalleresco de “ l’Amistade” del quale è stato Magister. Ha guidato, dopo aver firmato le risoluzione di Parigi e Gande, la delegazione italiana al III Conventum dei SS. CC. di R.S.A.A., tenutosi ad Atene nel 2001, ed al IV tenutosi a Belgrado nel 2004. Nel 2004 è stato insignito, secondo italiano nella storia, del titolo di Membro Onorario del Supremo Consiglio di Francia. Nel 2007 ha concluso il periodo del suo governo, iniziato nel 1998. Sempre nel 2007 è stato nominato, con Decreto del Sovrano Gran Commendatore Pot.mo Fr. Fulvio Di Trapani “Sovrano Gran Commendatore Onorario, Decano degli Scozzesi italiani, autore della riemersione del Rito Scozzese Antico Accettato ortodosso in Italia”.