Gramsci e la Massoneria Print
Thursday, 27 July 2017 19:18

Antonio Gramsci, il leader comunista, filosofo e studioso, sedette alla Camera dei Deputati dal maggio del 1924 al novembre del 1926, quando, in spregio all’immunità parlamentare,

fu arrestato. In un periodo molto difficile dell’Italia del dopoguerra, nel pieno della “questione meridionale”, Gramsci pronunciò il suo unico discorso da membro della Camera dei Deputati. Era il 16 maggio 1925. L’argomento era la discussione della Legge contro la Massoneria e le associazioni segrete. Gramsci si oppose a questa legge coercitiva che dopo poco si rivelò tragica per la Massoneria. Violenze, incendi ed ancora violenze sulla libertà di associazionismo, con la totale soppressione della libertà di associazione. Gramsci concluse il suo intervento con parole molto incisive: «Voi potete conquistare lo Stato, potete modificare i codici, potete cercar di impedire alle organizzazioni di esistere nella forma in cui sono esistite fino adesso ma non potete prevalere sulle condizioni obiettive in cui siete costretti a muovervi.» Noi non abbiamo le stesse idee politiche di Antonio Gramsci, ma non possiamo non riconoscere la sua statura politica, filosofica ed umana. Nella diversità culturale e storica, Gramsci riconobbe la illegalità nell’impedire ai cittadini di riunirsi pacificamente in associazioni che nulla hanno di segreto. Riservatezza, questo sì. Ai nostri giorni, è partita una nuova caccia alle streghe contro la Massoneria. Si parla di Massoneria deviata, di collusione con la criminalità. Ma, purtroppo, si parla, e non solo da tempo, di politica collusa con la criminalità. Di economia collusa con la criminalità. Di istituzioni colluse con la criminalità. La Massoneria, quella legittima e regolare, nulla ha a che vedere con la criminalità. È vero: qualche realtà locale può avere rapporti negativi, ma è nella forza della stessa Istituzione di vigilare e di intervenire con decisione. Ora l’On. Fava ed altri si stanno adoperando per colpire la Massoneria, vietando a molti liberi cittadini di esserne membri. Nuova ventata di “leggi raziali”? dovremo noi Massoni girare con il “triangolo rosso” sul bavero della giacca? Vi possiamo confermare che ci batteremo con forza ed alla luce del sole perché questa legge ingiusta ed anticostituzionale possa essere approvata! Purtroppo saremo in pochi, perché i massoni non amano “metterci la faccia!”, con la scusa della riservatezza. Invitiamo i Fratelli a non vergognarsi di essere massoni e di aiutarci a sfatare questi pregiudizi. Ricordate….. “versate il vostro sangue per una causa giusta”……… E noi crediamo che questa lo sia. Compostezza e Fermezza nei nostri giuramenti.

Kadosch