Un altro episodio squallido di utilizzo della Massoneria per situazioni territoriali di comune malcostume. A Messina, un certo Signor Michele Vullo, ex dirigente

di azienda sanitaria, ha straparlato tirando in ballo la Massoneria e “tavoli massonici” nell’ambito di problematiche della sanità messinese. Abbiamo letto una dura risposta del Gran Maestro Stefano Bisi del G.O.I. (http://www.messinaoggi.it/website/2017/08/11/massoneria-e-sanita-il-gran maestro-stefano-bisi-risponde-a-vullo-infamanti-illazioni/), il quale stigmatizza l’uso ormai comune di utilizzare la Massoneria per ogni problema o complotto, usando mezze frasi e mai dicendo nomi, cognomi e fatti. Il Signor Vullo è talmente poco credibile che gli stessi sindacato lo attaccando, accusandolo di non avere nemmeno i requisiti necessari per aver ricoperto il suo ex incarico. (http://www.messinaoggi.it/website/2017/08/11/denunce-di-vullo-uil-e-anaao-faccia-i-nomi-di-massoni-e-lobbisti/). Se così fosse, forse dovrebbe spiegare per quali magici motivi è stato nominato manager di una azienda sanitaria. Noi diciamo basta con queste mezze parole ed allusioni misteriose; se hanno prove, le mostrassero. Diversamente tacciano e per sempre. Perdonate questo sfogo, ma un giorno si dirà invece di “piove … governo ladro”, “prove perché la Massoneria sta tramando nel buio!”. La frase in se per se non avrebbe alcun peso effettivo, ma il continuo acciìusare i grembiulini” di qualunque fatto, contribuisce a creare un preconectto e pregiudizio nei confronti della nostra Istituzione.

Kadosch