Dogmi e libertà di pensiero Print
Tuesday, 07 November 2017 23:14

La recente polemica tra l’Avvenire ed il Gran Maestro Stefano Bisi del Grande Oriente d’Italia ci dà lo spunto per una riflessione. La Chiesa Cattolica, che si pone

 

 

come “extra ecclesia nulla salus”, poggia la sua storia e regolarità sui dogmi. Ovvero su principi non contestabili e decisi nel tempo dai vari pontefici e concili. La Treccani definisce dogma come: “principio teorico di un istituto giuridico, del quale costituisce il sostrato fondamentale. In particolare, nella teologia cattolica, dogma di fede, o assoluto dogma, verità soprannaturale contenuta, in modo implicito e esplicito, nella Rivelazione, e proposta dalla Chiesa come verità di fede, oggettiva e immutabile: ”. Per un Massone, uomo del dubbio, la ricerca della Verità è adogmatica. Il Massone si affida alla ragione per comprendere, ben sapendo che mai riusciremo a comprendere l’infinito. Sant’Agostino nelle sue opere ci ricorda che la nostra mente non può assurgere all’infinito e che per comprendere l’Infinito dobbiamo affidarci ad un atto di Fede. Ovvero credere ciecamente a decisioni di altri, seppur autorevoli, ma non contestabili né discutibili, pena essere bollati come eretici. Ricordiamo una per tutte il Dogma della Verginità della Madonna, stabilito dopo ben 2000 anni, seppur desunta da interpretazioni delle Scritture nel II Concilio di Costantinopoli del 553. Quindi, credere senza poter capire. Con il massimo rispetto e desiderio di capire, il Massone si interroga da sempre. Galileo Galilei, Giordano Bruno, Pico della Mirandola ed altri, oggi osannati ed oggetto di studio, furono ostacolati, uccisi o costretti a vergognosamente ritrattazioni da una Chiesa che non accettava che l’Uomo potesse e volesse comprendere. La rivoluzione della stampa con Gutenberg e la diffusione delle Scritture in volgare ad opera di stampatori specialmente veneziani, hanno permesso all’uomo comune di leggere, togliendo così quel potere di mediazione al clero. Il Protestantesimo ha creato una nuova corrente di pensiero che ha nettamente diviso l’Europa ed il mondo. L’ideologia, basata sull’Ipse dixit, si scontrò con l’anelito dell’uomo di conoscere, culminando con l’Illuminismo e la rivoluzione culturale che ne seguì. Il Principe Illuminato e non più l’Assolutismo. Ricordiamo che con la Nobiltà il Clero era diventato un cardine fondamentale sociale e di potere. Le nuove scoperte e studi sui documenti ritrovati, la nuova rilettura delle Scritture alla luce della autentica traduzione non addomesticata, aprono nuove visioni. Non dimentichiamo che ad oggi gli istituti pontefici non permettono la pubblicazione dei documenti in loro possesso. Perché? Allora ci chiediamo cosa e come l’uomo deve vivere la sua aspirazione al Sacro? È una domanda alla quale è difficile dare una risposta, ma è certo che le imposizioni ed i dogmi sono concepiti dall’Uomo, il quale “interpreta” (quindi una posizione di parte) scritti ed affermazioni. La Pontificia Commissione per la Fede nel 1982 nella sua “Quaesitum est” afferma che il Massone è in peccato grave perché le teorie massoniche sono inconciliabili con i dogmi cattolici. Il massimo rispetto! Ma deve essere reciproco! Ricordiamo Voltaire: “Di tutte le religioni, quella Cristiana è senza dubbio quella che dovrebbe ispirare più tolleranza, sebbene fino ad ora i cristiani siano stati i più intolleranti tra gli uomini.”

 

Kadosch