Il Dono Print
Saturday, 23 May 2020 23:16

La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo ed ha dimenticato il dono. Albert Einstein
Carissimi Lettori, il genio più eclettico del secolo scorso ci indica un problema sociale e morale, direi evolutivo, nel quale noi tutti siamo coinvolti. Il razionalismo spinto conduce ad un relativismo asettico e divisorio. Capire tutto e credere solo a quello che la nostra mente capisce. Per poi accorgersi che anche la ragione ha limiti e la scienza si evolve su errori passati, creduti assiomi. Noi abbiamo oscurato l’intuito, quella parte del nostro essere che ci permette di superare il visibile.

Ultimamente, sembra che la scienza abbia scoperto l’esistenza di un mondo parallelo, dove il tempo trascorre al contrario. La certezza deve essere temperata dal dubbio. Il Massone è un uomo del dubbio, dove l’intuito, ovvero la parte femminile del nostro cervello, deve avere il rispetto e l’importanza che gli compete. Caro Albert, hai perfettamente ragione: la società è diventata un carpe diem senza freni. La funzione sociale e filosofica della Massoneria ha ceduto il passo a pseudo poteri od a cenacoli di studi. L’uomo si eleva solo con quella parte sacra che è in noi. E per sacro intendo “sacrum”, nel più ampio senso etimologico del termine. La ragione ci aiuta nella qualità della vita profana. L’intuito ci indica il percorso individuale di miglioramento interiore. Un tempo, la pazzia era considerata sacra, perché in contatto con un mondo metafisico, che ci dovrebbe emozionare, qualora riuscissimo a toglierci orpelli profani che appesantiscono la nostra vista. È più semplice guardare fuori che guardare in noi stessi. Einstein parla di dono. Meritiamoci questo dono, che è davanti ai nostri occhi, ma noi guardiamo ma non osserviamo. In questo lungo periodo di isolamento forzato, abbiamo iniziato a parlare a noi stessi. Nella fretta di evadere, non dimentichiamo di essere noi un mondo inesplorato.