Marc Henry e Charlie Hebdo |
Venerdì 30 Gennaio 2015 11:07 |
La Massoneria Francese, con in testa il Gran Maestro della Gran Loggia di Francia fr. Marc Henry, ha sfilato per le vie di Parigi unitamente alle Autorità, ai Capi di Governo stranieri ed ai comuni cittadini per testimoniare la solidarietà della nostra Istituzione in un momento così difficile per l’intera Umanità. La Massoneria è stata e sempre sarà per la Libertà, l’Uguaglianza e la Fratellanza tra i popoli, ma soprattutto per la difesa dei Valori e Principi fondanti la civiltà dell’Uomo. Hanno indossato i loro collari ed hanno sfilato orgogliosi della loro appartenenza, senza porsi problemi di non apparire. Il Massone è parte integrante della Società civile e membro pacifico dello Stato di appartenenza e deve essere un punto di riferimento per ogni aspetto morale, etico e sociale. Questo atteggiamento, comune a tutti i massoni del globo terracqueo, spesso non è recepito dai massoni italiani, i quali credono che stare tra le ombre, che confondono con la riservatezza, sia proprio di un iniziato. Ricordo un particolare del Re Edoardo VIII, il quale ricevuto un complimento da una dama sulla eleganza della propria cravatta, chiese al suo segretario di procuragliene un’altra. Alla richiesta della motivazione, il Re rispose “l’hanno notata”, come per dire “era troppo vistosa”. Ecco un esempio di discrezione, ma il Re si è sempre mostrato in pubblico, seppur con educazione, eleganza e quella nota di discrezione o riservatezza che deve contraddistinguere il Re ed i membri dell’Arte Regia. Essere e testimoniare la propria appartenenza consente al massone ed alla società civile di riappropriarsi del ruolo fondamentale della Nobile Istituzione. Continuare a confondere riservatezza con il nascondersi non fa che alimentare quella diffidenza che l’opinione pubblica ha nei confronti della Massoneria italiana ormai dal lontano scandalo della P2.
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