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L’eggregore come via di successo spirituale e sociale PDF Stampa E-mail
Lunedì 28 Agosto 2017 21:01

E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio

Albert Einstein

Ogni era sociale ha visto

aggregazioni di persone che, più o meno apertamente, hanno portato le persone stesse e la società di riferimento ad avere elevazioni sia spirituali, che psicologiche che sociali. Si pensi solo un attimo all’aggregazione artistico/culturale fondata dai Medici a Firenze che, in contrasto al potere del Vaticano, portò i più grandi artisti dell’epoca a dare il meglio di loro nei vari campi dell’arte della letteratura: persone del calibro di Michelangelo, Raffaello, Leonardo, Botticelli, per citarne i 4 più grandi che, ironia della sorte, in seguito furono anche ingaggiati dal Vaticano stesso, per quanto fenomenali fossero. Dobbiamo pensare che il Vaticano sia stato nevrotico nel combattere i Medici per poi ingaggiare il loro prodotto sociale? Niente affatto, perché il prodotto ingaggiato dal Vaticano era troppo più importante del pregiudizio vaticaneo. L’aggregazione è fondamentale per la natura umana, o c’è qualcuno che dice il contrario? Se così fosse, ossia che afferma il contrario, allora dovrebbe riscrivere tutti i libri di psicologia, sociologia, filosofia, storia, antropologia, di questo mondo, dal 10.000 A.C. ad oggi. Gli aggregati, di stampo spirituale e psicologico, nonché sociale e politico, sono sempre stati mal visti rispetto all’individuo autoritario pensantesi il moralista o il dio di turno onnisciente. Prima della seconda guerra mondiale il dio, credentesi onnisciente, di turno si chiamava Mussolini, il quale cercò in ogni modo di ostacolare o distruggere l’aggregazione denominata Massoneria. E’ morto Mussolini, la Massoneria è ancora in piedi. Come Savonarola che col suo bieco moralismo voleva abbattere il Vaticano, è morto Savonarola, il Vaticano ancora vive. L’aggregazione, riservata o aperta che sia, è la base dell’eggregore, (i due termini hanno la stessa radice semantica). L’eggregore a cui qui si fa riferimento non c’entra nulla con il termine esoterico, quanto a quella definizione data da Eliphas Levi che la vede, giustamente. a mio parere, come quella particolare energia psichica che va ad instaurarsi in aggregazioni che condividono gli stessi valori, lo stesso clima sociale e gli stessi ideali e che ha il potere di potenziare le buone abitudini degli individui appartenenti all’aggregazione di riferimento, vedasi i romani che con la loro aggregazione sociale hanno creato l’eggregore imperiale dominante il mondo per 2000 anni. L’eggregore romana era basata su disciplina, rispetto del superiore, rispetto di ogni classe sociale, condivisione degli obiettivi imperiali, e repubblicani ancor prima, e quell’eggregore ha creato, nel tempo, il miglior sistema legislativo esistente fino ai giorni nostri (vedasi America e Inghilterra che rispecchiano in pieno il diritto romano), ha prodotto la migliore arte classica esistente, al pari di quella greca, ha prodotto il miglior sistema ingegneristico mai esistito, vedasi gli acquedotti romani, per esempio, ha prodotto un modello politico, sociale e psicologico di riferimento per migliaia di anni. Una piccola aggregazione, di pochi uomini, tredici uomini per l’esattezza, con un leader a capo di nome Gesù, ha prodotto un sistema spirituale/religioso che ha, oggi, come seguito, circa 4 miliardi di fedeli. Si capisce quanto è potente l’eggregore derivante da una ottima aggregazione. Chi ferma questo? Chi può? Solo il buon Dio può, (ma di certo non un dio autoproclamantesi, quindi più delirante che vero moralista) perché un essere umano non può, non ci può riuscire, perché si può spezzare l’aggregazione, ma non si spezzerà mai l’eggregore di riferimento. La Massoneria è un’aggregazione di uomini onesti e leali, ma a chi? A Dio e al suo prodotto; l’uomo e la natura. Chi ha vissuto e vive la Massoneria sa quale eggregore vi sia al suo interno e quanta saggezza questa produca in ogni individuo, chi ne sta fuori non lo può capire, se ne fa un’idea, spesso pregiudizievole (in realtà non è altro che il desiderio di farci parte, d’altronde attacco ciò che temo, perché ciò che temo non lo conosco e inconsciamente lo desidero: si chiama perversione ma bisogna esserne consapevoli per superare tale perversione e tale odio intrinseco che è un odio verso me stesso perché desidero l’immorale e il nascosto e segreto). L’aggregazione Massoneria ha prodotto, attraverso l’eggregore, i seguenti uomini, ne citerò solo alcuni: Totò, Mozart, Washington, Oliver Hardy e Stan Laurel, D’Annunzio, Pascoli, Oscar Wilde, Collodi, Goethe, Alfieri, Cesare Beccaria, Voltaire, Alexander Dumas, Foscolo, Goldoni, Tolstoi, De Amicis, Freud, Jung, Gagarin, etc. E si vuole fermare un’eggregore del genere? Chi può, chi ha questa presunzione? Chi sente queste forza? Chi ha il coraggio Golia l’incirconciso provò ad insultare il popolo ebraico, altra aggregazione che ha prodotto un’eggregore molto importante e fondamentale per il mondo che viviamo, ed è bastato il piccolo circonciso Davide con una fionda a renderlo un corpo morto e inerme. Bisogna chiarire anche il perché si sottolinea la differenza tra incirconciso e circonciso: semplicemente perchè due aggregazioni diverse produssero due eggregori diverse, ma l’eggregore ebraica era più potente, più importante per lo sviluppo del genere umano. Quando un’eggregore è più importante per il bene del genere umano alla fine vincerà sull’eggregore deviata e non salda. E’ la famosa lotta tra bene e male ed è per questo che la Massoneria, dal Tempio di Salomone ad oggi, è ancora in piedi, in tutto il mondo. Chi si sente Golia da sfidare Davide? Chi ha questa “insolenza”, usando il termine stesso usato da Davide prima di sfidare Golia? Oggi c’è una grande ondata che porta con sé una grande voglia di onestà e di moralismo, ma quando avvengono queste ondate, spesso incontrollate, non facenti parte di aggregazioni con sani valori, giusti obiettivi e condivisi principi, ma piuttosto figlie della rabbia sociale, allora ciò che si muove non è Davide il circonciso, quindi intrinsecamente morale perché facente parte dell’aggregazione che glie lo ha insegnato, e del Davide perfettamente onesto, perché Re e reggente del Tempio di Salomone interiore, ma la presunzione, è Golia, con la sua insolenza, la sua ignoranza (dal latino ignorantia, ossia non sapere), il suo credersi dio che tutto risolve e tutto governa, ma Golia perirà come sono già periti, Mussolini, Savonarola e altri dei autoproclamantesi tali. Golia porta sì la sua voglia di onestà e la sua voglia di morale, ma è un’onestà e una morale distorta, figlia più del delirio che dell’umiltà, in definitiva è una onestà e una morale profana, non sacra, di cui il mondo invece ha molto bisogno. Ci tacciano di essere oscuri, segreti, di complottare, di tramare, ma se è tutto alla luce del sole, diciamo piuttosto, e mi si scusi il linguaggio confidenziale che sto usando, che la paura allontana le persone dalla Massoneria, non è la Massoneria ad allontanarle. Quando la paura prende il sopravvento allora si può divenire fugaci, rabbiosi, aggressivi, presuntuosi, violenti, ma se si ha il coraggio di vedere la paura in faccia allora si comprenderà che non sarà stato l’oggetto di riferimento esterno la causa della mia paura, ma io stesso. E’ quello che vive Golia, quando golia chiama a raccolta la Massoneria per volerla controllare. Ma si può controllare l’energia? Si può controllare una sacralità di migliaia di anni? Citando un passo di Shakespeare che diceva: “ci sono più cose in cielo e terra, Orazio, di quanta ne sogni la tua filosofia”, possiamo riformularlo così “ci sono più massoni in cielo e terra, Golia, di quanta ne sogni la tua presunzione” L’eggregore massonica produce uomini leali, onesti, integri moralmente, perfettamente equilibrati, sapienti, e con una caratteristica particolare: uomini liberi e amorevoli del prossimo come di sé stessi. Si discute questo? Chi ha il coraggio? Si vuole impedire agli uomini di divenire uomini liberi e amorevoli? Chi può farlo? Sia chiara una ultima precisazione: ogni aggregazione produce al suo interno una certa macchia oscura, una macchia di eggregore, una devianza, quindi un sotto prodotto che reca danno, quindi malato e pericoloso, vedasi i preti che deviano dal loro percorso per cadere in tentazioni assurde, o vedasi alcuni politici che cadono o sono caduti in devianze sessuali o giochi di potere malsani, o vedasi ancora, nei percorsi spirituali, persone che deviano dal percorso per cadere in rivolta contro il percorso stesso (Giuda contro Cristo), o vedasi infine, in certe categorie professionali, i professionisti deviare dal codice etico e deontologico di riferimento, ma forse lo Stato, la Chiesa Cattolica Romana, gli Ordini professionali, perdono di lustro e fama e, soprattutto di solidità, dinanzi a queste individuali devianze? E’ perché dovrebbe cedere la Massoneria per colpa di alcuni individui deviati? Restano individui deviati, non per colpa dell’aggregazione o dell’egreggore, ma del loro stesso ego smisurato e incontrollabile. Se un massone è mafioso, lo è di per sé e non perché la Massoneria lo ha reso tale, è il suo ego smisurato e incontrollabile che lo fa deviare, perché il suo ego desidera potere, soldi, fama, successo…Ma ognuno è figlio della propria scelta, d’altronde è sempre d’attualità il famoso detto Cristico: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra!” Togliete il giudizio voi che leggete, e usate comprensione da fratelli iniziati, anche e soprattutto dinanzi al deviato, non fate come gli uomini profani che si autoproclamano dio e pensano di avere la verità in mano , quando, invece, hanno solo 4 mosche morte: desiderio, mente, intelligenza, e falso ego. Le 4 mosche a volte ci fanno sentire dio, ma quando si morirà delle mosche morte se ne dovrà rendere conto all’unico vero Dio. In definitiva fratelli, dinanzi a Golia che pretende di avanzare, orgogliosamente con la sua ignorantia, contro i “figli di Davide” non siate “come pula che il vento disperde” (Salmo 1), perché tanto non si può disperdere e non si disperderà.

Amadeus