Sa Paradura - una Fratellanza che ci fa riflettere |
Thursday, 29 July 2021 20:52 |
Il mondo della pastorizia sarda è un mondo molto particolare. È notorio che i pastori sardi siano fieri, orgogliosi, testardi, silenziosi, permalosi. Non si giudica l'uomo dalle sue esteriorità, ma da quello che è celato, a volte con rudezza e mette d'accordo tutti: la grande e indubitabile generosità di questo popolo. Tante sono le lezioni di vita e civiltà che sono venute dalla Sardegna e dalla sua storia millenaria in un momento di difficoltà: Sa Paradura è una su tutti. La Fratellanza umana tra Uomini. Essere fratelli con chi è meno fortunato, avendo avuto una disgrazia. La beneficenza, il sentirsi partecipe di un Tutto, dove noi siamo attori attivi e passivi: guardare l'altro come un altro IO. Sentire il richiamo di una società che apparentemente può apparire divisa, ma che nel momento del bisogno si scopre fraternamente unità. La Fratellanza massonica deve imparare molto da Sa Paradura, un’antica tradizione di rispetto ed amore, Questo meraviglioso gesto è radicato nella storia di questo popolo, la Sa Paradura è, infatti, un antico strumento di mutuo soccorso secondo cui quando un pastore perde il proprio gregge a causa di un furto o di qualsiasi altra disgrazia, riceve la solidarietà dei colleghi che gli cedono uno o più capi di bestiame. Il beneficiario non dovrà restituire il regalo ma, ovviamente, ha l'obbligo morale di partecipare a contribuire quando qualcun altro sarà in difficoltà. In una società massimalista dove impera l’obbligo di primeggiare a scapito degli altri, dove il profitto è l'unica regola e l'unico fine e dove la solidarietà è solo di facciata, il gesto di questi pastori si pone in controtendenza e sottolinea quelli che invece dovrebbero essere i principi morali qualificanti della vita di ogni società: la solidarietà, la condivisione e l'aiuto reciproco. La Fratellanza è connaturata negli antichi popoli, dimenticata dai nuovi allievi della globalizzazione solitaria ed asettica o dall’egosismo |