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I.H.R.O. – Dichiarazione dell’Amb. Paolo Bragagna PDF Stampa E-mail
Martedì 24 Agosto 2021 20:39

Pubblichiamo la dichiarazione dell’Amb. Paolo Bragagna della I.H.R.O. - International Human Rights Organization – osservatore ONU, relativa all’attuale situazione in Afghanistan.

“La tragedia dell’Afghanistan ha evidenziato ancora una volta la complessità sociale, storica e culturale, che permea il mondo medio-orientale e dell’asia centrale. La tradizione islamica e gli usi tribali hanno da sempre influenzato la vita di quei popoli. Ed in special modo l’Afghanistan, che nei secoli è stata la porta di accesso al mondo indiano. È una realtà che non si può combattere con le armi. Da Alessandro Magno ai russi ed americani, l’Afghanistan è stato teatro di continue guerre, invasioni e lotte tribali. Esportare la democrazia come noi la intendiamo è quasi impossibile, specialmente con le armi. Gli usi millenari delle tribù, in cui è suddiviso il paese, unito all’integralismo religioso, non consentono il dialogo sereno e costruttivo, almeno per il momento. Alcuni parlano di dialogo, altri di sanzioni, altri ancora di disimpegno. Probabilmente sia l’uno che l’altro non sono i modi giusti per un’apertura immediata. D’altronde non è possibile accettare eccessi e mancanza di diritti fondamentali. Ed in primis la condizione femminile. Lasciamo ai politici le decisioni politiche, purché non siano tutelati solo gli interessi economici e di parte. A noi è riservato il compito più difficile. Incidere sulle coscienze personali e collettive, affinché si giunga ad una maturazione di popolo, coniugando le tradizioni e le convinzioni religiose con il rispetto delle persone e dei loro diritti fondamentali. È un lavoro lungo e difficile, dovremo combattere anche la diffidenza verso gli occidentali. La nostra Organizzazione si è battuta per una condizione civile delle popolazioni e l’Afghanistan sarà una ulteriore sfida verso le posizioni integraliste degli uomini e delle loro convinzioni. Il nostro timore è rappresentato anche dalle influenze che l’attuale situazione afghana potrà generare nei paesi limitrofi, sempre instabili ed alcuni consenzienti con il terrorismo. Ci auguriamo che i consessi internazionali, ed in primis l’Unione Europea, sappiano valutare ogni aspetto e limitare le immediate conseguenze di ogni loro decisione. L’International Human Rights Organization, di cui sono responsabile per l’Europa, Mediterraneo e Medio Oriente, saprà essere presente sul territorio e nei palazzi per riportare rispetto e dignità di ogni uomo e donna.“ Auguriamo all’Ambasciatore Bragagna ed alla sua Organizzazione di essere protagonista in questa meritevole azione di elevazione di popoli e coscienze. Così come siamo certi che ogni Fratello Massone saprà essere parte attiva in questo processo.